La Polizia di Stato di Napoli diretta dal Questore Antonio De Jesu e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (PM: Woodcock, De Falco, Parascandolo) ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 11 soggetti, gravemente indiziati dei delitti di associazione di tipo mafioso, omicidio, detenzione e porto illegale di armi, comuni e da guerra, e ricettazione mentre i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, al comando del colonnello Ubaldo Del Monaco, hanno dato esecuzione a un decreto di fermo emesso dalla stessa DDA di Napoli (PM: Celeste Carrano, Urbano Mozzillo e Francesco De Falco) nei confronti di 4 soggetti ritenuti uomini del clan camorristico dei Sibillo a carico dei quali sono emersi gravi indizi di colpevolezza in merito all’estorsione, aggravata dal metodo mafioso, alla pizzeria DI MATTEO di via Tribunali. Destinatari delle 11 misure cautelari sono anche due persone ritenute affiliate al clan Buonerba rivale dei Sibillo.
L’associazione antiracket Sos Impresa Rete per la Legalità esprime un fortissimo ringraziamento alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e agli uomini della Polizia di Stato e dei Carabinieri di Napoli per l’importantissima operazione di polizia di questa mattina. Il riconoscimento è diretto anche a chi, collaborando con gli inquirenti, ha permesso una rapida ed efficace operazione di concreto contrasto al racket nel centro storico di Napoli.
“Con questi arresti si conferma la superiorità della forza dello Stato nei confronti di tutte le consorterie criminali di questa città – ha dichiarato Luigi Cuomo, presidente di SOS IMPRESA – ora spetta anche ad altri organi istituzionali fare la propria parte. È necessario che lo Stato si riappropri del pieno controllo del territorio, non solo con la Polizia e con i Carabinieri, per liberare definitivamente questa città dalla camorra, dalle mille e diffuse illegalità e dall’insicurezza dei cittadini e operatori economici”.
“Le associazioni antiracket confermano la loro disponibilità ed il loro impegno, ad assistere e accompagnare in tutte le fasi, gli operatori onesti e coraggiosi che non vogliono sottostare ai ricatti e alle estorsioni di bande di delinquenti e criminali – continua Cuomo – e come lo hanno fatto nel corso di questi anni, lo continuano a fare anche oggi e fino a quando sarà necessario. Ma anche questo impegno va sostenuto e incoraggiato affinché anche coloro che non hanno ancora trovato il coraggio di collaborare possano convincersi che denunciare il racket è l’unico modo per liberarsi dal vincolo estorsivo che si fa sempre più stretto fino al rischio di farsi cacciare dalla direzione o dalla titolarità della propria impresa. Quindi un appello agli imprenditori che pagano ancora il pizzo affinché colgano questo utile momento per unirsi a chi ha già avuto il coraggio di dire no e che, per questo, non sarà mai più solo ed esposto al rischio che altri subentrino agli estortori arrestati”.
Cuomo ricorda, infine, il numero verde 800 900 767 che è attivo 24 ore su 24 e a cui è possibile chiamare per chiedere un incontro riservato e discreto con i rappresentanti dell’associamone antiracket.