Lotta al pizzo, premio Cavaliere a magistrati e forze dell’ordine

Il quotidiano Il Mattino racconta la seconda edizione del Premio Cavaliere.

Di seguito l’articolo pubblicato nell’edizione del 7 luglio 2020.

«Dal 1996 Michele Cavaliere non c’è più. E’ stato ucciso per aver detto “no”. Ma il premio è del 2019 e tra il 1996 e il 2019 non ricordo eventi che hanno raccontato una storia di normalità di una persona che non si fa schiacciare. Un limite di questa terra è non coltivare la sua memoria”. Maria Concetta Criscuolo, gip del Tribunale di Torre Annunziata, è una delle personalità che ieri hanno ricevuto il premio “Michele Cavaliere“, indetto dal Circolo della Legalità di Castellammare di Stabia come riconoscimento a chi si è contraddistinto nella lotta alla criminalità organizzata.

«Michele Cavaliere aveva un piccolo supermercato vicino casa mia a Gragnano», dice il giudice Maria Concetta Criscuolo che fa emozionare i presenti «sono le storie autentiche di uomini come lui che creano il cambiamento – spiega – Se noi non raccontiamo a tutti di Michele Cavaliere verrà dimenticato. Anche la società civile deve fare rete».

A presentare la manifestazione è stato Luigi Cuomo, presidente di Sos Impresa, che ha invitato i premiati a raccontare le loro esperienze.

«La società dopo il Covid sta cambiando, passiamo da un’usura familiare a una imprenditoriale», ha spiegato il capitano della guardia di finanza di Castellammare di Stabia Salvatore Della Corte. «Con la denuncia si arriva a risultati significativi, possiamo veramente aiutare chi è in difficoltà e decide di rivolgersi a noi», ha ribadito il capitano della compagnia dei carabinieri, Carlo Venturini. Mentre l’ex dirigente del commissariato di polizia Vincenzo Gioia ha sottolineato che «in due anni a Castellammare di Stabia abbiamo fatto un lavoro importante, i risultati sono venuti e altri ancora ne verranno che faranno capire l’importante lavoro svolto».

Tra i premiati anche Fabrizio Feo, giornalista del Tg3; don Vittorio Zeccone, sacerdote e fondatore della prima e più importante associazione antiracket campana; la preside anti-camorra Nora Rizzi. Presente anche il sindaco Gaetano Cimmino che ha spiegato che per contrastare la piaga della criminalità organizzata servono «regole certe, scelte chiare e sinergia con le forze dell’ordine».

«È stata una giornata importante. Dopo il successo dello scorso anno, siamo riusciti a replicare assegnando il premio a persone che ogni giorno si impegnano per liberare i nostri territori dalla pressione della criminalità – ha spiegato il presidente di Sos Impresa e del Circolo della Legalità Luigi Cuomo -. Ringrazio tutti per la presenza, in primis il commissario Annapaola Porzio, ma anche il sindaco Cimmino e le autorità di polizia con le quali abbiamo inaugurato una importante collaborazione. Grazie a don Luigi Milano per averci ospitato. Per il Circolo della Legalità è stato un onore accogliere queste personalità. I 7 sette premiati di quest’anno sono dei veri e propri simboli, dei punti di riferimento da dover seguire».

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