Al via in Sicilia il Programma di Adozione Sociale, iniziativa dell’Acis Rete per la legalità di Sant’Agata di Militello finanziata nell’ambito del Pon Legalità 2014-2020.
Le parole di Pippo Scandurra, vicepresidente di Sos Impresa Rete per la Legalità, in un articolo sul quotidiano La Gazzetta del Sud di mercoledì 14 aprile.
Un sostegno concreto a tutti gli operatori economici siciliani che scelgono di denunciare e di liberarsi dall’oppressione criminale delle estorsioni e dell’usura.
L’iniziativa è dell’Acis – Rete per la Legalità di Sant’Agata di Militello con il progetto “Programma di Adozione Sociale”, finanziato dal Ministero dell’Interno nell’ambito dell’Azione 4.2.2 “Azioni di prevenzione e contrasto ai fenomeni del racket e dell’usura” del Pon Legalità 2014-2020.
“Abbiamo la possibilità di essere vicini, con un’azione veramente efficace, a coloro i quali vogliono intraprendere, o lo hanno già fatto, il coraggioso e difficile percorso di affrancamento dal racket delle estorsioni e dell’usura”, commenta il vice presidente nazionale di “Sos Impresa Rete per la Legalità”, Pippo Scandurra.
“Il programma di adozione sociale, avvalendosi di un team di professionisti con ampia esperienza nel settore dell’antiracket e dell’antiusura, ci permette di fornire agli imprenditori un supporto personalizzato attraverso un piano mirato, finalizzato a recuperare fiducia nelle Istituzioni, negli strumenti normativi e a creare le condizioni per un rilancio della propria attività economica”, prosegue Scandurra.
“Il programma prevede l’assistenza all’imprenditore in tutti i momenti del percorso – aggiunge – sostenendolo dalla fase della denuncia a quella dell’attività giudiziaria, sia in tutte le iniziative necessarie per superare le difficoltà economiche e di qualunque altra natura”.
Uno strumento dunque particolarmente incisivo ed efficiente, sotto l’egida dell’Unione Europea e del Commissario straordinario nazionale antiracket e antiusura, presso cui è operativo il Fondo di solidarietà per le attività economiche vittime del racket e dell’usura, che rappresenta la punta dell’iceberg di un’attività particolarmente intensa e certosina svolta nell’intero territorio siciliano dal Coordinamento Rete per la Legalità.
L’Acis è già presente in numerosi processi antimafia attualmente in corso in tutta la Sicilia, non solo come parte civile propria ma anche al fianco di imprenditori privati che hanno avuto il coraggio di denunciare e testimoniare.
“Il condizionamento della libertà imprenditoriale esercitato da strumenti criminali quali estorsioni e l’usura, continua purtroppo a incidere pesantemente sull’equilibrio e sulle dinamiche di mercato e sull’economia del nostro territorio – conclude Scandurra -. A ciò si aggiungono quindi i tentativi di criminalità di infiltrarsi nei processi economici per finalità di riciclaggio dei proventi di attività illecite. È dunque quanto mai necessario proseguire l’impegno rivolto a favorire l’incremento delle denunce. Per quanto ci riguarda continuiamo a fare la nostra parte, al fianco delle Forze dell’Ordine e della Magistratura, affinché commercianti, imprenditori e tutti coloro i quali subiscono le vessazioni della criminalità sappiano che non sono soli ma che lo Stato gli è accanto”.