A Mariaconcetta Criscuolo
Per la sua competenza, arricchita dallo straordinario impegno, profuso con coraggio, fermezza e dedizione, di contribuire a rendere la legalità l’humus vitale sul quale far crescere e sviluppare il valore del bene comune, condizione necessaria per la promozione della dignità della persona umana e della convivenza sociale.
A Don Vittorio Zeccone
Un prete di frontiera, sempre in prima fila e fuori dagli schemi ingessati e tradizionali del proprio ruolo, ha trasformato una terribile strage di due giovani innocenti in una occasione di riscatto di intera comunità, a partire proprio dalle famiglie dei due ragazzi. È diventato protagonista lui stesso di questo riscatto contribuendo a dare vita alla prima e più importante associazione antiracket della Regione Campania. Continua il suo instancabile impegno trasformando, con la sua numerosissima comunità, i beni confiscati in laboratori di cambiamento e promozione umana dove la vita vince sempre sulla morte, sia fisica che spirituale.
A Enzo Gioia
Raffaele Cavaliere Per l’impegno professionale ed umano profuso nell’esercizio delle funzioni di Dirigente della Polizia di Stato, il presidio costante del territorio a garanzia della sicurezza, l’abnegazione, lo spirito di servizio, la determinazione ed il coraggio dimostrati, nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata, unitamente alle donne e agli uomini del Commissariato di P.S. di Castellammare di Stabia, in difesa della libertà e della giustizia, e per la prontezza e la disponibilità sempre palesate nel recepire le incombenti e trepidanti istanze di sicurezza provenienti dalla società civile, nella consapevolezza del valore della legalità come condizione indispensabile per il progresso economico e la coesione sociale di tutta la nostra collettività.
A Nora Rizzo
Preside anticamorra per antonomasia, di fronte alle intimidazioni malavitose e ai successivi attacchi — basti solo ricordare che la sua scuola è stata incendiata tre volte — ha trovato per i suoi studenti risposte culturali, come film e seminari, e ha usato anche la forza dell’esempio, come visite all’Istituto minorile di Nisida. Il suo messaggio più incisivo, innanzitutto per gli abitanti del territorio di riferimento della scuola, è venuto dalla sua coerenza e intransigenza: non ha cambiato scuola con un trasferimento, non ha permesso che la scuola fosse spostata in un altro quartiere e ha lottato per intitolarla al giornalista Giancarlo Siani vittima di camorra. È stata un esempio di rispetto dei principi democratici per di più nella stessa zona di Michele Cavaliere di cui le viene conferito il Premio alla Legalità.
A Fabrizio Feo
Per il suo storico ed instancabile impegno giornalistico diretto a raccontare e svelare i segreti più inconfessabili della criminalità organizzata e del rapporto tra le mafie e la politica. Ha lavorato con l’indimenticabile maestro Giuseppe Marrazzo realizzando importanti dossier su racket, camorra e mafia. Ha firmato numerose inchieste in Italia e all’estero sui rapporti tra criminalità mafiosa e politica, devastazioni ambientali e traffici illeciti, ottenendo numerosi riconoscimenti e premi e venendo chiamato a collaborare a studi sulla criminalità mafiosa presso università, istituzioni, organismi di ricerca. Salernitano di nascita e cittadino del mondo dell’antimafia vera e bella, quella che serve a questo Paese e a tutti noi. Oggi più che mai.
A Salvatore Della Corte
La Commissione all’unanimità assegna il Premio Michele Cavaliere al Capitano Salvatore Della Corte, comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia, come riconoscimento dell’impegno non solo personale, per il quale insieme ai suoi uomini si sta distinguendo, ma anche di tutto il Corpo delle Fiamme Gialle strenuamente impegnate contro ogni illecito economico-finanziario, soprattutto di carattere mafioso, mettendo a rischio anche la propria incolumità. Importante la sinergia che si è creata da tempo tra le Forze dell’Ordine che operano sullo stesso territorio ed anche a distanza, sinergia fautrice di sicuri successi.
A Carlo Venturini
La Commissione all’unanimità assegna il Premio Michele Cavaliere al Capitano Carlo Venturini, Comandante della Compagnia dell’Arma dei Carabinieri di Castellammare di Stabia, come riconoscimento sia dell’impegno personale dimostrato nelle azioni insieme ai suoi uomini, sia dell’abnegazione con cui tutta l’Arma dei Carabinieri combatte il crimine a qualsiasi livello compiuto, soprattutto quello di stampo mafioso, dovendo spesso annoverare perdite tra le proprie fila in nome del dovere. Ottimi i risultati delle nuove linee sinergiche messe in campo da tutte le Forze dell’Ordine operanti sullo stesso territorio e sull’intero territorio nazionale.