Camorra: Colpo al Clan Amato-Pagano, minori addestrati per le estorsioni

Napoli

L’ennesima, straordinaria operazione investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, guidata dal Procuratore Nicola Gratteri, ha inflitto un nuovo duro colpo al clan Amato-Pagano, una delle organizzazioni criminali storicamente radicate nell’area nord di Napoli.

L’inchiesta, culminata questa mattina con 53 indagati, rivela particolari inquietanti sulla strategia criminale del clan: i minori vengono addestrati e spinti in prima linea a compiere estorsioni porta a porta, in una sorta di “apprendistato criminale” finalizzato a imporre il controllo del territorio. Questo fenomeno, purtroppo, non riguarda solo l’area nord della città ma si estende anche ad altre zone della Campania, segnalando un allarme che non può essere sottovalutato.

Due gli elementi di particolare gravità emersi dalle indagini, l’utilizzo dei social, in particolare TikTok, dove la camorra ostenta ricchezze frutto di attività illecite, ispirandosi ai modelli criminali messicani e, inoltre il coinvolgimento dei minori, una pratica disumana e pericolosa che mira a garantire la continuità del racket, alimentando un circolo vizioso di violenza, intimidazione e sfruttamento.

Dalle estorsioni minime di 250 euro fino a richieste più esose, ogni angolo economico viene soffocato: artigiani, piccoli imprenditori, perfino un imbianchino con lavori da appena 3.000 euro è stato colpito. Non si tratta solo di denaro, ma di esercitare un controllo capillare e opprimente su persone, attività e territori, come sottolineato dal Procuratore Nicola Gratteri: “È esigenza di controllare il territorio, finanche il battito cardiaco della persona taglieggiata.”

Il lavoro prezioso della DIA – sotto la guida del Capocentro Claudio De Salvo e del Generale Michele Carbone – è la dimostrazione tangibile di come lo Stato sia presente, vigile e determinato a colpire con fermezza le organizzazioni mafiose e a restituire libertà e dignità ai territori soffocati dalla criminalità.

L’associazione antiracket e antiusura SOS IMPRESA Rete per la Legalità APS esprime i propri complimenti non rituali alle donne e agli uomini della Procura di Napoli, delle forze dell’ordine e a tutti coloro che, con impegno e sacrificio, hanno reso possibile questa operazione. Si tratta di un messaggio chiaro e potente alle organizzazioni criminali e un appello di fiducia rivolto ai cittadini onesti e agli operatori economici.

Luigi Cuomo, Presidente di SOS IMPRESA, ha dichiarato: “L’operazione di oggi rappresenta l’ennesima prova che lo Stato c’è e che può aiutare tutti a liberarsi dalla morsa della criminalità. È necessario, però, che gli imprenditori e i commercianti, vittime di racket, trovino il coraggio di denunciare, perché denunciare è possibile e sicuro. A Natale come in ogni altro momento dell’anno, non dobbiamo arrenderci alla paura. Con il supporto delle associazioni antiracket, delle forze dell’ordine e della magistratura, è possibile spezzare questa catena di intimidazione e violenza.”

L’associazione SOS IMPRESA ribadisce il proprio impegno nel supportare le vittime di estorsione e invita chiunque sia sottoposto a minacce o pressioni criminali a denunciare, avvalendosi del Numero Verde 800 900 767 o scrivendo a info@sosimpresa.org. Solo attraverso la collaborazione tra cittadini, istituzioni e associazioni sarà possibile liberare il territorio dalla camorra e restituire alla comunità sicurezza, fiducia e libertà economica.

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