Prende avvio da Piazza Plebiscito nel cuore di Viterbo, tra la Prefettura e il Comune, la prima tappa del la manifestazione “Strada facendo. Il cammino della legalità contro racket e usura”. Un’iniziativa promossa dall’associazione SoS Impresa Lazio per contrastare i fenomeni dilaganti del sovraindebitamento e rischio usura, che nei prossimi giorni si sposterà in tutta la regione, da Rieti a Frosinone, Cassino, Gaeta e Nettuno, per terminare il 21 ottobre a Roma. 5 giorni di animazione territoriale, di incontri con le associazioni di categoria degli imprenditori, i rappresentanti della società civile impegnate nel fronte antimafia, le Istituzioni, gli Istituti scolastici. “Nella Capitale celebreremo i 30 anni di attività dell’associazione – ha spiegato il presidente regionale Lino Busà – nata dopo l’uccisione di Libero Grassi a Palermo il 29 agosto del 1991 e il cui statuto è stato costituito l’anno successivo”.
Rispetto alla situazione attuale, Busà ha aggiunto che “Siamo dentro una crisi molto difficile le cui vittime maggiori sono le piccole imprese, tra caro bollette e un tasso di inflazione che ha già superato l’8% e che continuerà a crescere. Con questo tour noi vogliamo dire a chi ha bisogno che noi ci siamo e offriamo una realtà fatta di consulenti professionisti che opera gratuitamente e soprattutto di non vergognarsi a chiedere aiuto. Il numero verde a cui rivolgersi è 800.900.767”. Gli sportelli operativi dell’associazione prendono il nome di “L’amico giusto”, proprio a voler richiamare il senso di vicinanza e solidarietà che l’organizzazione punta ad esprimere verso chi è vittima degli usurai.
“Voi rappresentate un ‘faro’ dal punto di vista delle imprese – ha commentato il presidente della Provincia Alessandro Romoli – e questo è un elemento che conforta tutto il mondo delle istituzioni”.
L’assessore regionale Alessandra Troncarelli ha rivolto un plauso all’operato di SoS Impresa e nel parlare dell’importanza della sensibilizzazione e informazione sul tema della “cultura della legalità” già a partire dall’età scolare, ha ricordato anche il fondo che la Regione Lazio ha messo a disposizione per le vittime di usura e sovraindebitamento.
“La denuncia in democrazia è legalità – ha concluso il presidente nazionale vicario di SoS Impresa Pippo Scandurra – e oggi essere qui è motivo di grande orgoglio”.
Numerose le personalità presenti tra cui il Presidente di Confesercenti Vincenzo Peparello.