Nasce l’Osservatorio di Sos Impresa: dalla crisi sanitaria emergenza legata alle mafie

La pesante crisi sanitaria, economica e sociale prodotta dal contagio da coronavirus sta producendo nel nostro Paese un’altra emergenza altrettanto pericolosa per il futuro dei cittadini, del sistema economico e per le libertà democratiche. Questa emergenza è quella prodotta dalle mafie.

Le mafie, a vari livelli, e nelle loro diverse specificità ed interessi, stanno lavorando ovunque nel tentativo di utilizzare anche questa emergenza per aumentare il proprio potere, economico e politico, a danno di tutti.

Queste preoccupazioni sono state al centro di un documento già pubblicato lo scorso 30 marzo marzo1, frutto della riflessione delle associazioni antiracket e antiusura aderenti a SOS IMPRESA Rete per la Legalità. Un allarme che è stato oggetto di prese di posizioni delle più alte cariche dello Stato: dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, da Papa Francesco al ministro dell’Interno Lamorgese, dal capo della Polizia al procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho, oltre che da un ampio numero di
magistrati. Finanche dalla Banca d’Italia ha richiamato il mondo bancario a
comportamenti virtuosi e responsabili nei confronti delle imprese e delle famiglie in linea con le indicazioni del Governo e dell’interesse generale del Paese prima di tutto.

Papa Francesco, dall’alto del suo magistero, ha richiamato i rischi inerenti alla diffusione di povertà e dell’usura. SOS Impresa Rete per la Legalità ritiene che la presenza forte e diffusa delle organizzazioni mafiose in questo momento nel nostro Paese sia ancora più pericolosa e potenzialmente lesiva anche della stessa tenuta democratica nazionale. Rileviamo elementi di una attività di fomentazione e organizzazione del disagio sociale popolare in aree e settori fortemente a rischio, soprattutto nelle periferie dei grandi centri urbani. Soffiano sulla tensione sociale in attesa di utilizzarla insieme a frange di estremismo populista e della destra estrema eversiva.

Sulla base di queste riflessioni e per dare un contributo fattivo a partire delle specificità del n ostro intervento, contrastare il racket e l’usura, abbiamo deciso di costituire un Osservatorio nazionale antiracket e antiusura con lo scopo di promuovere e sostenere la raccolta di segnalazioni ed informazioni utili sulle attività mafiose in corso in tutto il Paese e segnalarle alle autorità competenti attraverso canali discreti e riservati.

Ci poniamo l’obiettivo di contribuire a delineare mappe territoriali delle criticità criminali, di monitorare i comparti economici più a rischio, mettere a disposizione delle forze dell’ordine e della magistratura testimonianze sul modus operandi della criminalità organizzata sui territori, offrire conoscenze esaustive sul welfare criminale utilizzando a
pieno la rete nazionale delle nostre associazioni, gli imprendito ri in prima fila e quelli che assistiamo, i commercianti, gli artigiani che vivono e lavorano sulla strada, nei quartieri, nelle città.

Noi riteniamo che sia indispensabile, e dovere di tutti, aiutare le imprese sane e le famiglie italiane a non finire ine sorabilmente nella rete della criminalità, che è già pronta ad investire.

L’enorme disponibilità finanziarie e la velocità decisionale di cui dispongono le consorterie mafiose in tutta Italia rischiano di arrivare prima dello Stato e rendere, oltre che tardivo ed inutile, addirittura dannoso un successivo intervento pubblico a sostegno di queste imprese che nel frattempo rischiano di e sse re diventate imprese a capitale mafioso o pesantemente infiltrate dalle organizzazioni criminali.

Per queste ragioni pensiamo che anche il mondo delle banche non possa sottrarsi al suo ruolo di protagonista in questa battaglia per contrastare il rischio mafioso. È successo troppo spesso, in passato, che i comportamenti e le scelte che alcune, anche importanti, componenti del sistema bancario, hanno eluso provvedimenti importanti a favore dei denuncianti e delle vittime dell’estorsione e dell’usura, pensiamo all’Accordo Quadro del 2007 e troppo spesso, hanno assunto atteggiamenti compiacenti a favore dei poteri forti e di interessi grigi piuttosto che per gli interessi dei propri risparmiatori e del Paese. Non possiamo non rilevare come talune rigidità del sistema bancario e alcuni comportamenti troppo discrezionali favoriscano il dilagare del fenomeno usuraio in tutta Italia.

Anche su questo fronte intendiamo raccogliere segnalazioni e denunce di
eventuali atteggiamenti di indisponibilità e/o discriminazion eda parte di istituti o agenzie bancarie che gireremo direttamente agli organismi di vigilanza bancaria preposta agenzie bancarie che gireremo direttamente agli organismi di vigilanza bancaria preposta al controllo della regolarità del sistema.al controllo della regolarità del sistema.

Rifuggendo da ogni atteggiamento autoreferenziale siamo impegnati anche nel fare rete con il vasto e vario mondo delle associazioni antimafia nel tentativo di dare vita ad una iniziativa unitaria che contribuisca a rendere più forte ed efficace lo sforzo che ognuno sta mettendo in campo nel comune obiettivo di difendere decenni di impegno e conquiste antimafia e per impedire che si torni indietro o che le stesse mafie si rafforzino sfruttando la crisi sanitaria, economica e sociale che il nostro Paese sta attraversando.

Tra le diverse iniziative la nostra organizzazione accompagnerà l’attività
dell’Osservatorio con una massiccia campagna di sensibilizzazione su social nazionali dal titolo “Tutti uniti contro il virus della mafia”.

Abbiamo, pertanto, messo a disposizione di questa iniziativa il nostro numero verde 800 900 767 e la nostra mail istituzionale info@sosimpresa.org per raccogliere qualsiasi segnalazione, anche anonima per tradurla in denuncia concreta nelle sedi opportune e preposte.

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