Presentata a Palazzo Farnese la mostra itinerante “La cultura rende liberi dall’ignoranza e dalle mafie”, promossa e realizzata da Sos Impresa Rete per la Legalità Aps, nell’ambito delle attività istituzionali del Circolo intercomunale della Legalità di Castellammare di Stabia, la cui sede è all’interno di un bene confiscato alla camorra. Ad illustrare l’evento il presidente del Circolo della Legalità Luigi Cuomo e il sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino.
La mostra prevede l’esposizione di volti di persone note che hanno lottato e pronunciato parole di bellezza per la cultura, l’educazione, l’arte, la musica. Parole di libertà e di liberazione dal mostro dell’ignoranza, delle ingiustizie e delle mafie. Una mostra che, nella sua semplicità, intende trasmettere soprattutto un messaggio di fiducia nella lotta contro le mafie e svuotare di significato il suo silenzio omertoso, restituendo alle parole quel potere più grande, quasi magico, per raccontare la vita delle persone che si dedicano alla cultura, alla legalità, alla bellezza e al futuro, qui nelle nostre terre.
“Come Circolo della Legalità siamo convinti che la cultura racchiude in sé e veicola una forza che può accomunare generazioni, gruppi sociali, ideali politici diversi per raggiungere un unico grande obiettivo, quello di sconfiggere definitivamente i sistemi mafiosi che arrecano, ogni giorno, danni alla vita civile, sociale ed economica del nostro Paese – ha spiegato il presidente Luigi Cuomo -. E, in particolare modo, condiziona negativamente il destino di milioni di donne, uomini e bambini del Sud. Grazie alla collaborazione istituzionale con il Comune di Castellammare è stato possibile realizzare la mostra che resterà esposta nell’atrio di Palazzo Farnese, dal 26 novembre al 18 dicembre, a disposizione delle scuole e dei cittadini che vorranno visitarla. A gennaio sarà possibile esporre la mostra nelle scuole che ne faranno richiesta. Sono già pervenute richieste di esposizione da altri Comuni anche fuori Regione. La mostra quindi sarà itinerante”.