Sos Impresa alla Camera: Il potenziamento della normativa a favore delle vittime di racket e di usura

 

L’associazione nazionale antiracket e antiusura SOS IMPRESA Rete per la Legalità Aps è intervenuta in merito al Disegno di Legge Sicurezza in discussione in questi giorni alla Camera dei deputati. Specificamente l’associazione è intervenuta in merito all’art 24 del DDL che introduce nell’ordinamento antiusura la figura del Tutor che affiancherà le vittime che denunciano l’usura e fanno istanza al Fondo di Solidarietà ricevendo un mutuo decennale senza interessi a ristoro dei danni patiti al fine di agevolare la liberazione definitiva dal condizionamento criminale e per un loro più agevole reinserimento nell’economia legale.

Questa norma, come si legge nell’articolato, tende anche ad attenuare l’alta morosità riscontrata, soprattutto negli ultimi anni, nella restituzione dei mutui stessi, come evidenziato anche dalla Corte dei conti, nelle deliberazioni di competenza, in esito alle indagini sulla gestione del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle vittime estorsive e dell’usura.

L’associazione da tempo ha auspicato l’introduzione di questa nuova figura che deve contribuire a utilizzare al meglio il ristoro ricevuto e a consentire il risanamento dei danni subiti ed un più agevole e rapido reinserimento nell’economia legale. Questo provvedimento, pertanto, va incontro alle proposte che SOS IMPRESA RplL Aps ha avanzato, già da tempo, in sede istituzionale già tempo ed ora intende sostenere la sua rapida ed effettiva conversione in Legge.

“È nostro auspicio, pertanto – ha dichiarato Luigi Cuomo, presidente nazionale dell’associazione – che il Parlamento approvi rapidamente questa norma e consenta, in questo modo, di potenziare efficacemente gli strumenti a sostegno di chi denuncia e fa istanza al Fondo di Solidarietà. Tuttavia, ci preme evidenziare alcune questioni che riteniamo fondamentali per consentire a questa norma di conseguire gli obiettivi preposti. È necessario, a nostro avviso, ha proseguito Cuomo, che l’affiancamento sia reso automatico per tutti i mutui concessi a partire da una soglia definitiva, che potrebbe essere compresa tra i 30 o i 50mila euro. Oggi è previsto che il beneficiario del mutuo possa avvalersi di questo contributo in forma volontaria. Ciò ridurrebbe notevolmente la portata di questo provvedimento”.

Altrettanto importante è il momento in cui viene concesso questo sostegno che, tra l’altro è chiamato ad aiutare il soggetto beneficiario del mutuo a redigere un adeguato piano di investimento e di restituzione. Noi riteniamo che questo momento possa essere quello in cui viene deliberata la concessione del mutuo e prima della valutazione dei piani predetti. Per questo motivo oggi presentiamo due emendamenti che speriamo che il Parlamento possa accogliere e rendere realmente efficace l’introduzione del Tutor anche in relazione a quanto indicato alla Corte dei conti sul tema della restituzione dei mutui. Per gli aspetti più operativi il disposto normativo rinvia alla approvazione di un apposito regolamento da adottare entro sessanta giorni dall’approvazione della legge.

“Anche in quella sede – ha dichiarato Lino Busà, direttore del centro studi di SOS IMPRESA RplL Aps – offriremo il nostro contributo per consentire a questo nuovo strumento di sostegno alle vittime di produrre i più rapidi e efficaci risultati al fine di consentire la liberazione dell’imprese beneficiaria, il suo reinserimento nell’economia legale ed un inevitabile effetto emulativo che può produrre una maggiore propensione di chi è sotto usura a denunciare e, con l’aiuto concreto e solido dello Stato e delle associazioni antiracket e antiusura, a riprendersi la propria libertà e la propria dignità di imprenditore e di persona”.

LE PROPOSTE DI SOS IMPRESA

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