“Lo sconcertante dettaglio di commercianti sotto estorsione costretti a inginocchiarsi sotto minaccia davanti al tabernacolo dell’ex baby boss Emanuele Sibillo è inaccettabile e segna il punto più vile delle intimazioni camorristiche in città. La liberazione degli operatori economici dal racket e dall’usura oggi è possibile, sicura e conveniente. Non ci sono più alibi per sottostare alla violenza parassitaria di gruppi di delinquenti e camorristi. Le forze dell’ordine e la magistratura napoletana stanno dimostrando da tempo con i numerosi successi, repressivi ed investigativi, che è possibile collaborare in sicurezza per riconquistare la libertà e la dignità di uomini e commercianti. Non è più possibile tollerare comportamenti di acquiescenza e connivenza di alcuni esercenti nei confronti dei camorristi”.
Queste le parole del presidente di Sos Impresa Rete per la Legalità Luigi Cuomo.
“Ricordo bene quando altri commercianti del centro storico di Napoli denunciarono e fecero arrestare i loro estorsori. Dovettero affrontare la propria paura e l’isolamento dei colleghi che pur continuando a pagare il pizzo a questi delinquenti isolarono quelli che tra di loro ebbero il coraggio e la dignità di dire basta al racket e ai soprusi estorsivi. Le associazioni antiracket in città sono presenti e disponibili a collaborare con le vittime, sia nella fase della denuncia che in quella successiva giudiziaria e aiutano, coloro che denunciano, ad accedere al fondo di solidarietà per ottenere i benefici che la legge riserva a coloro che collaborano per combattere e sconfiggere la piaga del racket e dell’usura. Noi di SOS IMPRESA siamo sempre disponibili attraverso i nostri contatti ad incontrare in modo riservato e sicuro tutti coloro che chiedono il nostro appoggio”, conclude Cuomo.